La Giornata Mondiale della Sindrome di Asperger, che si celebra il 18 febbraio, è stata istituita con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica su una sindrome ancora troppo poco conosciuta e per divulgare utili informazioni in merito ai sintomi e alla diagnosi.
La sindrome di Asperger prende il nome dal medico austriaco Hans Asperger (1906 – 1980). Attraverso le sue ricerche e osservazioni cliniche effettuate negli anni ’40 è stato il primo a descrivere la sindrome di Asperger fornendo una base importante per la comprensione delle caratteristiche e dei sintomi associati a questa condizione, anche se gli studi sulla sindrome di Asperger si sono evoluti nel corso del tempo.
Cos’è la sindrome di Asperger
La sindrome di Asperger è un disturbo dello sviluppo. I giovani con la sindrome di Asperger hanno difficoltà a relazionarsi socialmente con gli altri e il loro comportamento e schemi di pensiero possono essere rigidi e ripetitivi.
In generale, i bambini e gli adolescenti con la sindrome di Asperger, riescono ad interagire con gli altri e aver un buon rendimento scolastico. Tuttavia, hanno difficoltà a comprendere le situazioni sociali e le sottili forme di comunicazione come il linguaggio del corpo, l’umorismo e il sarcasmo. Potrebbero anche pensare e parlare molto spesso di un argomento o di un interesse o voler svolgere solo alcune attività. Questi interessi possono diventare ossessivi e interferire con la vita di tutti i giorni, piuttosto che dare al bambino un sano sbocco sociale o ricreativo.
I ragazzi hanno una probabilità da tre a quattro volte maggiore rispetto alle ragazze di avere la sindrome di Asperger. La maggior parte dei casi viene diagnosticata tra i cinque e i nove anni, in alcuni casi la diagnosi avviene già all’età di tre anni.
I bambini e gli adolescenti con sindrome di Asperger possono:
- Difficoltà nelle interazioni sociali
- Conversazioni che ruotano quasi sempre attorno allo stesse argomento
- Non comprendere bene le emozioni o avere meno espressioni facciali rispetto ad altri
- Non usare o non comprendere la comunicazione non verbale, come i gesti, il linguaggio del corpo e l’espressione facciale
- Avere conversazioni che ruotano quasi sempre attorno allo stesso argomento e in alcuni casi quasi un’ossessione per uno o due argomenti specifici
- Arrabbiarsi per ogni piccolo cambiamento nella routine
- Memorizzare facilmente informazioni e fatti preferiti
- Movimenti goffi e scoordinati, compresa la difficoltà con la scrittura a mano
- Difficoltà a gestire le emozioni, che a volte porta a scoppi verbali o comportamentali, comportamenti autolesionistici o scoppi d’ira
- Non comprendere i sentimenti o le prospettive degli altri
- Ipersensibilità a luci o suoni.
I bambini con la sindrome di Asperger spesso non mostrano ritardi nello sviluppo del linguaggio. È probabile che abbiano buone capacità grammaticali e un vocabolario avanzato, ma hanno difficoltà ad usare il linguaggio in un contesto sociale. Potrebbero non avere un ritardo evidente a livello cognitivo ma avere problemi di attenzione e di organizzazione.
Nonostante le difficoltà nelle interazioni sociali, molte persone con la sindrome di Asperger hanno talenti unici e possono avere successo nella vita con il giusto supporto e comprensione.
La diagnosi e il trattamento
La sindrome di Asperger (nota anche come “Disturbo dello spettro autistico – senza compromissione intellettuale o del linguaggio”) può essere difficile da diagnosticare. A volte questa condizione può essere confusa con altre condizioni come il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) o il disturbo oppositivo provocatorio (ODD). Per questo è importante valutazione interdisciplinare che preveda il coinvolgono un team di professionisti (medici e psicologici) e l’utilizzo di test psicologici, interviste con i genitori e altre fonti di informazione.
Una volta diagnosticata la sindrome il trattamento si concentra sul miglioramento delle abilità sociali e della comunicazione del paziente. Questo può includere terapie comportamentali come la terapia del linguaggio e la terapia occupazionale, nonché supporto psicologico e counseling.
Inoltre, è importante che i genitori e le altre figure significative nella vita del paziente comprendano la sindrome e imparino a supportare il paziente nella sua vita quotidiana.
In conclusione, la sindrome di Asperger è una forma di disturbi dello spettro autistico che presenta sintomi distinti ma simili ad altre forme di autismo. Con la diagnosi precoce e il giusto supporto, è possibile una vita piena e soddisfacente. In questi casi è fondamentale che il paziente durante il percorso di cura riceva supporto psicologico, emotivo e sociale (necessario per affrontare questa difficile situazione) sia da parte dei professionisti del settore sanitario che da parte della propria famiglia.