La chiusura dell’ospedale di Agropoli sta avendo ripercussioni ancora più gravi di quanto si possa immaginare. Ogni giorno emergono nuove difficoltà dell’utenza a causa della defezione del nosocomio con i cittadini costretti a rivolgersi ai privati, e con l’arrivo dell’estate (la prima con il noscomio chiuso) la situazione è diventata ancor più preoccupante.
Una delle strutture più frequentate dopo la chiusura dell’ospedale civile è l’Istituto Polidiagnostico Santa Chiara di Agropoli della dottoressa Rosetta Di Buono, situato in via San Pio X.
“Sono molto preoccupata perchè a settembre l’Asl di Salerno non ci darà più i fondi e con l’ospedale chiuso avremo sicuramente esaurito le scorte annue, per cui rischiamo una paralisi di 3 o 4 mesi fino a dicembre- ha dichiarato la dottoressa Di Buono al quotidiano “La Città” – Abbiamo chiesto anche un tavolo tecnico con il direttore generale dell’Asl per risolvere questa problematica.
La nostra è un’azienda che deve offrire un servizio di qualità e per questo ci siamo dovuti adeguare per far fronte a queste emergenze e alle tante richieste, attrezzando una nuova sala prelievi, assumendo del nuovo personale ed agosto non chiuderemo.”