Al momento stai visualizzando Intolleranze e allergie alimentari: quali sono le differenze e come diagnosticarle

Spesso si confonde intolleranza ed allergia alimentare ma è importante sottolineare che c’è una differenza in quanto la prima coinvolge il sistema digestivo la seconda il sistema immunitario.

Nello specifico, un’allergia alimentare è una risposta del sistema immunitario a una sostanza contenuta negli alimenti, di solito una proteina. La sostanza a cui si è allergici è chiamata allergene. Quando un allergene viene ingerito può causare una reazione allergica nell’apparato respiratorio o digerente o nella pelle. I sintomi tipici sono difficoltà respiratorie, vomito, diarrea, eruzioni cutanee o orticaria.

Un’intolleranza alimentare è una reazione spiacevole a un alimento che non coinvolge il sistema immunitario. In caso, di intolleranze si ha difficoltà a digerire determinati alimenti con la conseguente comparsa di specifici sintomi, come gonfiore e dolore alla pancia, che di solito si verificano entro poche ore dal consumo del cibo. Ad esempio, l’intolleranza al lattosio è ciò che accade quando il corpo non riesce a scomporre il lattosio, uno zucchero naturale che si trova nel latte. Questo è diverso da un’allergia al latte, che è causata da una risposta immunitaria alle proteine del latte vaccino. Ciò significa che chi è intollerante al lattosio, a differenza di chi è allergico, può consumare prodotti lattiero-caseari senza lattosio.

Negli anni, il numero di persone che soffrono di intolleranze alimentari è aumentato notevolmente, tanto che in Italia la percentuale è passata dal 2,9%  (negli anni ottanta) al 13%. (fonte Istat).

Sintomi intolleranze alimentari

Una persona con un’intolleranza alimentare avverte fastidi subito dopo aver mangiato determinati cibi, che possono persistere per diverse ore o giorni. Ciò nonostante, in alcuni casi, i sintomi delle intolleranze alimentari possono richiedere del tempo prima che si manifestino.

I sintomi più comuni di intolleranza alimentare includono:

  • Gonfiore addominale
  • Mal di stomaco
  • Meteorismo
  • Diarrea
  • Nausea
  • Mal di testa
  • Raffreddore
  • Prurito

Ovviamente la gravità dei sintomi dipende dalla quantità di cibo ingerito.

Cause e tipi di intolleranze alimentari

Le intolleranze alimentari sorgono se il corpo non è in grado di digerire un determinato alimento e ciò può essere dovuto alla mancanza di enzimi digestivi o alla sensibilità a determinate sostanze.

Le intolleranze alimentari più comuni sono:

  • Intolleranza al glutine e ai cereali: orzo, avena, segale, farro, grano, grano saraceno, semi di lino, mais, riso
  • Intolleranza a carni bianche e rosse: manzo, pollo, agnello, maiale, tacchino
  • Intolleranza a ortaggi, verdure e legumi: patata, pomodoro, rapa, zucchine, carciofo, asparago, carota, sedano, spinaci, funghi, lattuga, piselli, melanzana, barbabietola, peperoni, broccoli, semi di soia, cetriolo
  • Intolleranza a pesce e crostacei: gamberetto di fiume, salmone, tonno, vongola, acciuga, pesce spada, trota, sogliola, merluzzo, gamberetto
  • Intolleranza alla frutta: limone, nettarina, uva (bianca/nera), mela, albicocca, banana, ciliegia, cocco, kiwi, arancia, ananas, fragola, anguria, pera, prugna, pompelmo, pesca, dattero
  • Intolleranza alla frutta secca: nocciola, arachide, pistacchio, sesamo, semi di girasole, noce, mandorla, anacardo
  • Intolleranza alle spezie: pepe (nero/bianco), cannella, timo, cavolo rosso, noce moscata, origano, prezzemolo, menta piperita, seme di papavero, rosmarino, vaniglia, fava di cacao, aglio, semi di senape, peperoncino, basilico
  • Intolleranza al lattosio: latte di capra, latte di pecora, latte di mucca, yogurt, formaggio di pecora, formaggio di capra
  • Intolleranza all’uovo: tuorlo d’uovo, albume
  • Intolleranza al lievito: lievito di birra, lievito madre
  • Intolleranza al miele: miele
  • Intolleranza a caffeina e teina: caffè, tè nero

Diagnosi 

I principali test con validità scientifica per diagnosticare le intolleranze sono il breath test e i test sierologici.

Il breath test, consente la diagnosi dell’intolleranza al lattosio e prevede la raccolta di campioni di aria espirata in un sacchetto di plastica, prima e dopo l’ingestione di uno specifico zucchero sciolto in acqua (lattosio).  I test sierologici, che sono dei comuni esami del sangue, consentono la diagnosi della celiachia.

Per la diagnosi di un’allergia alimentare invece, uno degli esami consigliati dal medico è il prick test (o test cutaneo). Si posiziona sulla pelle dell’avambraccio del paziente un allergene e si controlla se la zona si gonfia o si arrossa. Il rigonfiamento o l’arrossamento dell’area sono sintomo di una reazione allergica.

Le intolleranze e le allergie alimentari potrebbero anche essere causate anche da un’eccessiva permeabilità intestinale, che è possibile diagnosticare attraverso il Permeability Check (analisi permeabilità intestinale). L’esame, che è consigliato a coloro che presentano i seguenti sintomi: gonfiore addominale, crampi, stitichezza cronica e diarrea, dolori articolari ed eruzioni cutanee, consente di valutare l’integrità della barriera intestinale attraverso il dosaggio fecale della zonulina, proteina regolatrice permeabilità intestinale.

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