Al momento stai visualizzando Visita endocrinologica: perché e quando farla

La visita endocrinologica consente di valutare lo stato di salute delle ghiandole endocrine, ovvero gli organi che producono e rilasciano gli ormoni nel nostro organismo. Gli ormoni sono sostanze chimiche che regolano molte funzioni vitali, come il metabolismo, la crescita, la riproduzione, il sonno e l’umore. Quando le ghiandole endocrine non funzionano bene, possono causare disturbi e malattie che compromettono la qualità della vita.

In questo articolo, scopriremo l’importanza di una visita endocrinologica, sottolineando perché e quando si dovrebbe considerare di effettuarla.

La salute endocrina: un pilastro del benessere

Il sistema endocrino è responsabile della produzione e regolazione degli ormoni, sostanze chimiche che influenzano praticamente ogni aspetto del nostro corpo. Una visita endocrinologica mira a esaminare e valutare la salute di ghiandole endocrine cruciali come la tiroide, le ghiandole surrenali, e la ghiandola pituitaria. Questo controllo accurato è essenziale per identificare precocemente eventuali squilibri ormonali, che potrebbero essere la causa di vari disturbi e malattie.

Quali sono le ghiandole endocrine e quali malattie possono causare?

Le principali ghiandole endocrine sono:

  • La tiroide, situata nella parte anteriore del collo, che produce gli ormoni tiroidei, responsabili del controllo del metabolismo e della crescita. Una tiroide ipoattiva (ipotiroidismo) può causare sintomi come stanchezza, aumento di peso, depressione, intolleranza al freddo, pelle secca e capelli fragili. Una tiroide iperattiva (ipertiroidismo) può causare sintomi come nervosismo, perdita di peso, sudorazione eccessiva, palpitazioni, tremori e occhi sporgenti.
  • L’ipofisi, situata alla base del cranio, che produce diversi ormoni che regolano altre ghiandole endocrine, come la tiroide, i surreni, le ovaie e i testicoli. L’ipofisi produce anche l’ormone della crescita, che stimola la crescita dei tessuti e delle ossa, e la prolattina, che stimola la produzione di latte materno. Un’ipofisi ipoattiva (ipopituitarismo) può causare sintomi come bassa statura, infertilità, impotenza, perdita di libido, anemia e bassa pressione sanguigna. Un’ipofisi iperattiva (iperpituitarismo) può causare sintomi come gigantismo, acromegalia, galattorrea, amenorrea e cefalea.
  • I surreni, situati sopra i reni, che producono diversi ormoni che regolano lo stress, la pressione sanguigna, il bilancio idrico e il metabolismo dei glucidi, dei lipidi e delle proteine. I surreni producono anche gli ormoni sessuali, come il testosterone e l’estrogeno. Una disfunzione surrenalica può causare sindromi come la malattia di Addison, caratterizzata da ipotensione, debolezza, perdita di peso, iperpigmentazione cutanea e crisi addisoniane, e la sindrome di Cushing, caratterizzata da ipertensione, obesità, diabete, osteoporosi, fragilità cutanea e irsutismo.
  • Le ovaie, situate nella pelvi femminile, che producono gli ormoni sessuali femminili, come l’estrogeno e il progesterone, che regolano il ciclo mestruale, la gravidanza e la menopausa. Una disfunzione ovarica può causare sindromi come la sindrome dell’ovaio policistico, caratterizzata da irregolarità mestruali, infertilità, acne, obesità e irsutismo, e la sindrome dell’ovaio resistente, caratterizzata da amenorrea, infertilità e menopausa precoce.
  • I testicoli, situati nello scroto maschile, che producono gli ormoni sessuali maschili, come il testosterone, che regolano la pubertà, la fertilità, la libido e la massa muscolare. Una disfunzione testicolare può causare sindromi come l’ipogonadismo, caratterizzato da ritardo puberale, infertilità, impotenza, perdita di libido e ginecomastia, e l’iperandrogenismo, caratterizzato da pubertà precoce, acne, calvizie e aggressività.
  • Il pancreas, situato dietro lo stomaco, che produce l’insulina e il glucagone, che regolano il livello di glucosio nel sangue. Una disfunzione pancreatica può causare il diabete mellito, una malattia cronica caratterizzata da iperglicemia, poliuria, polidipsia, polifagia, perdita di peso, infezioni e complicanze a carico di occhi, reni, nervi e vasi sanguigni.

Perché e quando fare la visita endocrinologica?

La visita endocrinologica è importante per prevenire, diagnosticare e curare i disturbi e le malattie legate al sistema endocrino. È consigliabile fare la visita endocrinologica nei seguenti casi:

  • Quando si presentano sintomi suggestivi di una disfunzione ormonale, come quelli elencati sopra.
  • Quando si ha una storia familiare di malattie endocrine, come il diabete, l’ipotiroidismo, il gozzo o il tumore alla tiroide.
  • Quando si è in età pediatrica, per monitorare la crescita e lo sviluppo puberale.
  • Quando si è in età fertile, per valutare la fertilità e la salute riproduttiva.
  • Quando si è in menopausa, per gestire i cambiamenti ormonali e le relative conseguenze.
  • Quando si è in sovrappeso o obesi, per controllare il metabolismo e il rischio di diabete e malattie cardiovascolari.
  • Quando si assumono farmaci ormonali, come la pillola anticoncezionale, la terapia sostitutiva ormonale o gli steroidi anabolizzanti, per verificare la loro tollerabilità e la loro efficacia.

La diagnosi precoce di disturbi endocrini consente interventi tempestivi e trattamenti mirati, contribuendo a prevenire complicazioni gravi. Inoltre, una gestione efficace degli squilibri ormonali può migliorare significativamente la qualità della vita, riducendo i sintomi e favorendo una salute generale ottimale.

Come si svolge la visita endocrinologica e quali esami portare?

La visita endocrinologica si svolge in ambulatorio e dura circa 30 minuti. Il medico specialista, chiamato endocrinologo, effettua una serie di passaggi:

  • Raccoglie la storia clinica del paziente, chiedendogli informazioni sulla sua salute generale, sulla sua alimentazione, sul suo stile di vita, sui suoi farmaci in uso e sulla sua storia familiare di malattie endocrine.
  • Effettua una visita fisica, misurando il peso, l’altezza, l’indice di massa corporea, la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca del paziente. Inoltre, esamina attentamente le ghiandole endocrine, palpando la tiroide, i surreni, le ovaie e i testicoli, e osservando eventuali segni di alterazione ormonale, come la distribuzione del grasso corporeo, la presenza di peli superflui, la qualità della pelle e dei capelli, la forma delle mani e dei piedi e lo stato delle mucose.
  • Prescrive degli esami di laboratorio e strumentali, per misurare i livelli degli ormoni nel sangue e nelle urine, per valutare la funzionalità delle ghiandole endocrine e per rilevare eventuali anomalie strutturali. Tra gli esami più comuni ci sono le analisi del sangue, l’ecografia, la scintigrafia, la risonanza magnetica e la biopsia.
  • Formula una diagnosi e propone una terapia, in base ai risultati degli esami e alla gravità del disturbo. La terapia può consistere in farmaci ormonali, integratori alimentari, modifiche dello stile di vita, consulenze psicologiche o interventi chirurgici, a seconda del caso.

Per effettuare la visita endocrinologica, il paziente deve portare con sé i referti degli esami precedenti, se ne ha, e seguire le eventuali indicazioni del medico sulla preparazione, come il digiuno o la sospensione di alcuni farmaci.

Visita endocrinologica ad Agropoli presso il Polispecialistico Santa Chiara

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